Imparare a leggere i segnali che il nostro cane ci manda migliora la relazione con lui.
Tutti abbiamo bisogno di comunicare il nostro stato d’animo, le nostre paure, la nostra felicità. Lo stesso vale per il cane. Anche lui vuole condividere con noi i suoi sentimenti. Per farlo però non utilizza il nostro linguaggio ma si esprime attraverso vari segnali del suo comportamento. Sta a noi coglierli e interpretarli correttamente.

Indice
Cosa sono i segnali calmanti?
Una parte del repertorio comunicativo del nostro cane comprende una serie di segnali detti “calmanti” che servono per capirsi in un attimo e permettono di interrompere un’aggressione ed evitare conflitti.
Tutti i cani li comprendono e li conoscono molto bene perché è un linguaggio universale, come se noi girassimo il mondo e tutti parlassero la nostra stessa lingua.
Questi comportamenti il cane li ha ereditati dal lupo ma, mentre quelli dei lupi sono più incisivi, intensi ed evidenti, quelli del cane sono molto più sottili ed è per questo che dobbiamo conoscerli bene per coglierne anche i minimi dettagli. I segnali calmanti vengono utilizzati sia tra cani ma anche con noi e servono a livello preventivo piuttosto che per interrompere un’azione spiacevole. Degli esempi possono essere evitare minacce, placare il nervosismo e la paura, piuttosto che evitare situazioni spiacevoli. I cani però li usano anche per calmare sé stessi quando si sentono stressati o a disagio e per indurre gli altri vicino a loro a sentirsi più sicuri.
Quali sono i segnali calmanti?
Si conoscono circa una trentina di segnali calmanti diversi. I principali sono:
Girarsi: il cane può girare la testa, voltarsi di lato o girare le spalle. Il vostro cane utilizza questo segnale quando un cane gli corre incontro troppo velocemente o quando vi arrabbiate e sembrate aggressivi.
Leccarsi il naso: questo movimento a volte è così rapido che facciamo fatica a vederlo. Il vostro cane lo utilizza quando ci si china su di lui, lo si afferra o quando lo abbracciamo forte.
Freezing: è il cane che si immobilizza e lo fa per ridurre la tensione. È un modo per restare guardinghi e abbassare le probabilità di un conflitto.
Agitare la coda: quando un cane scodinzola non significa necessariamente che è contento. Se lo scodinzolio è accompagnato da altri segnali può essere un tentativo per calmare voi o sé stesso e per creare un clima pacifico, come un “alzare bandiera bianca”.
Sbadigliare: a differenza nostra non sempre significa “sono stanco”, ma il più delle volte viene utilizzato come segnale calmante per interrompere un’azione.

Tutti i cani utilizzano gli stessi segnali calmanti?
No, perché ogni cane ha la propria specificità che dipende sia dalla sua morfologia che dal suo carattere. Ad esempio, un cane senza coda non riesce a comunicare nello stesso modo di un cane che ce l’ha lunga. Anche un cane con occhi grandi e frontali può essere interpretato diversamente rispetto ad un cane con occhi piccoli e più laterali. Pensiamo anche al colore del mantello: si è visto come i cani neri tendano ad usare di più la lingua rispetto alle altre espressioni facciali, perché la lingua rossa spicca sul nero. Ovviamente individui appartenenti alla stessa razza esprimono segnali calmanti molto simili.
Il cane suppone che questo linguaggio non verbale venga utilizzato anche da noi. È importante quindi prestare attenzione al nostro modo di porci di fronte a lui, sia con i movimenti del nostro corpo che con le nostre azioni.
E lo sapevi che anche tu puoi utilizzare i segnali calmanti per comunicare meglio con il tuo cane? Contattaci se vuoi saperne di più!
Comments