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Il gusto del cane e le sue preferenze gustative.

I cani possono distinguere i sapori, ma per loro questo ha di fatto poca importanza, dal momento che differenziano le sensazioni gustative in piacevoli, indifferenti e spiacevoli. Approfondiamo insieme il tema del gusto del cane.



Indice


Il cane... Non un palato raffinato!


Il gusto nel cane non è un senso sviluppato come per noi, a causa di una diversità anatomica. L’uomo infatti possiede 9000 papille gustative sulla lingua, mentre il cane ne ha solamente 1700. È un senso che è in funzione sin dalla nascita, poiché le parti del cervello già sviluppate nel cucciolo neonato coinvolgono gusto e tatto. Alcune preferenze gustative dei cuccioli possono derivare anche dall’alimentazione in gestazione della madre. Patrick Pageat nel 2000, infatti, ha visto che l’aggiunta di un’essenza di timo nell‘alimento della madre in gestazione era in grado di direzionare la preferenza alimentare dei cuccioli neonati, perché questi preferivano i capezzoli su cui era stata applicata l’essenza di timo.


I cani possono distinguere i sapori dolce, acido, amaro, salato e umami, ma per loro questo ha di fatto poca importanza, dal momento che differenziano le sensazioni gustative in piacevoli, indifferenti e spiacevoli.

In aggiunta si pensa che i cani possiedano altri particolari recettori supplementari sensibili al gusto dell’acqua. Essi quindi sembrano essere in grado di assaporare diversi tipi di acqua. Quando un cane si approccia ad un alimento, il primo senso ad entrare in funzione è l’olfatto. L’odore all’inizio è importante per attirare il cane, ma poi non svolge più nessun ruolo. Dopo che ha iniziato a mangiare si risvegliano le papille gustative e inizia a percepire i gusti.


Gli studi sul gusto del cane.


Katherine Houpt, professoressa emerita di medicina comportamentale presso la Cornell University di Ithaca, ha svolto numerosi studi riguardo alle preferenze gustative dei cani.

Dai risultati è emerso che i cani preferiscono la carne in scatola a quella fresca, la carne cotta a quella cruda e la carne ai cereali. Anche l’odorato gioca un ruolo importante per stabilire la preferenza di un cibo rispetto ad un altro. Nei cani privi di senso dell’odorato non c’è stata nessuna preferenza per il tipo di carne. Al contrario nei cani in cui l’olfatto funzionava correttamente, l’85% preferiva il manzo. I cani senza olfatto, però, hanno preferito la carne rispetto ai cereali e ciò indica quanto siano importanti il gusto e la consistenza del cibo. Tutti i cani hanno preferito gli alimenti caldi rispetto a quelli freddi.


I cuccioli e l'alimentazione.


Nei cuccioli si è visto che gusto, consistenza e odore hanno condizionato l’appetibilità di un alimento, ma anche le preferenze alimentari del padrone hanno giocato un ruolo fondamentale. Sembra che il proprietario abbia una vera e propria influenza sulle preferenze gustative dei cuccioli, qualcosa che va oltre al comportamento alimentare e all’istinto. In conclusione, possiamo affermare che per i carnivori è più importante la quantità di alimento mangiato, piuttosto che il gusto che preferiscono. Al contrario, il gusto è un senso molto importante per gli onnivori, come per noi umani.


Un cane non sente la necessità di cambiare gusto ogni giorno, meglio piuttosto una ciotola bella piena! Ti aspettiamo al nostro centro cinofilo per darti tutti i consigli adatti alle esigenze del tuo amico a quattro zampe.

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